Febbraio, si sa, è il mese degli innamorati e l’amore viene associato al cuore, l’organo muscolare che costituisce il motore della vita. Il cuore, infatti, funziona come una piccola pompa che consente al sangue ricco di ossigeno di circolare in tutto il corpo portando così i nutrienti a ogni cellula e permettendo all’organismo di rimanere in vita.
Tuttavia, questo muscolo fondamentale può sviluppare delle problematiche che possono essere legate a diversi fattori.
Quali sono le malattie cardiovascolari più diffuse?
All’interno delle malattie cardiovascolari rientrano: le malattie ischemiche cardiache (per esempio, l’infarto del miocardio e l’angina pectoris) e le malattie cerebrovascolari (per esempio, l’ictus ischemico ed emorragico). Le più diffuse, oltre a quelle già citate, sono: l’aterosclerosi, la coronaropatia, l’aneurisma aortico e l’insufficienza cardiaca.
Quali sono i fattori di rischio?
Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, i fattori di rischio si dividono in:
- Non modificabili (l’età, il sesso, la familiarità e la compresenza di patologie in atto)
- Modificabili
É proprio su quest’ultimi che si può intervenire adottando uno stile di vita adeguato. In particolare, prestare attenzione all’alimentazione, fare attività fisica, evitare di fumare e di assumere quantità elevate di alcol sono buone abitudini che riducono l’insorgere di ulteriori problematiche come:
- L’ipertensione
- L’obesità e sovrappeso
- Il diabete mellito
- L’ipercolesterolemia
Prevenire è meglio che curare
Occorre considerare che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo occidentale e che tendono a svilupparsi silenziosamente senza che ce ne accorgiamo. Per questo, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e monitorare la salute del proprio cuore effettuando una visita cardiologica ed esami specifici, come:
- L’elettrocardiogramma basale o sotto sforzo che, tramite l’applicazione di elettrodi, permette di valutare la frequenza cardiaca e la sua regolarità, la presenza di alterazioni miocardiche ed eventuali problemi della propagazione dell’impulso elettrico
- L’ecocardiografia o ecocolordoppler cardiaco che, attraverso l’uso di ultrasuoni innocui per la salute del paziente, consente di osservare su un monitor il cuore in tutte le sue parti
- L’holter cardiaco è utile, invece, per monitorare l’attività del cuore tramite l’uso di un elettrocardiografo portatile per almeno 24 ore continue e fino a una settimana.
- Diverso è l’holter pressorio che monitora la pressione arteriosa per 24 ore
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