Sentire per sentirsi: sentirsi parte del mondo, sentirsi un tutt’uno con l’ambiente che ci circonda, per percepirci come singoli nella collettività della quotidianità.
L’udito non è solo uno dei 5 sensi che ci permette di comprendere a pieno ciò che abbiamo attorno, ma è un potente e affascinante strumento che ci consente di conoscere meglio noi stessi. Talvolta però, questo come altri strumenti, a causa di patologie o dell’avanzare dell’età, necessita di un piccolo aiuto per poter funzionare al meglio.
Come funziona l’udito? Lo spiega Progetto Udire
Le onde sonore, sostanzialmente vibrazioni, entrano dall’orecchio e innescano impulsi nervosi che il nostro cervello interpreta come suoni. Il processo dell’udito coinvolge ogni parte dell’orecchio, sia interno che esterno.
L’orecchio esterno, costituito dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo, capta le onde sonore.
Le vibrazioni di queste onde vengono quindi trasmesse all’orecchio medio grazie alla membrana del timpano: questo porta a sua volta al movimento dei tre ossicini, martello, incudine e staffa.
Nell’orecchio interno tali ossicini toccano una struttura chiamata “coclea”, dove delle onde meccaniche muovono il liquido al suo interno. Il movimento di queste cellule attiva i recettori nervosi: i segnali meccanici vengono convertiti in elettrici e trasmessi al cervello attraverso il nervo acustico. I segnali elettrici, infine, vengono interpretati dal lobo temporale del cervello, che consente infine di sentire il suono.
Quali sono le patologie legate all’udito?
Tra le più comuni patologie possiamo trovare l’ipoacusia, o calo dell’udito, e gli acufeni.
- L’ipoacusia è una patologia molto comune che si manifesta nel più del 10% degli italiani e provoca appunto perdita dell’udito, difficoltà nella comprensione di alcune parti di una conversazione, fatica nel distinguere le voci e problemi a sentire le parole pronunciate sottovoce.
- Gli acufeni, invece, sono la percezione di un rumore non proveniente dall’ambiente esterno, avvertito come un fischio, un fruscio, oppure un ronzio.
Progetto Udire, realtà varesina con oltre 20 anni di esperienza nel campo, diventa partner del Centro Beccaria, che continua ad offrire ai suoi utenti visite specialistiche otorinolaringoiatriche, (eseguite presso la sede principale del Beccaria). In collaborazione con il team di Progetto Udire, sarà possibile eseguire una valutazione della situazione del paziente attraverso lo svolgimento delle prove audiometriche vocali/tonali e una consulenza specifica per definire, se necessario, l’ausilio acustico più adatto alle esigenze e necessità di ciascuno.
<<La missione di Progetto Udire è da sempre riassumibile nella frase “Diamo ascolto a chi vuol sentire bene”. Ci prendiamo cura dei nostri pazienti e li accompagniamo in un percorso che porta alla soluzione che meglio si addice alle esigenze di ognuno. Continuiamo a proporre le migliori soluzioni acustiche, i test specifici ed esami audiometrici, con l’importanza della logopedia nella rieducazione all’ascolto. Siamo convinti che sentire meglio, ascoltare meglio, porti a vivere meglio.>>
Per maggiori informazioni e per prenotare una visita specialistica, clicca qui sotto.