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Giornata Mondiale dell’Epatite

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Il fegato è l’organo più voluminoso della nostra cavità addominale e ricopre un ruolo essenziale a livello metabolico per il corretto funzionamento del nostro organismo. In poche parole si tratta di una ghiandola di grosse dimensioni, ed essendo una ghiandola ha una funzione secretiva oltre che digestiva per la produzione di bile ed altri prodotti metabolici.

In particolare al fegato vengono attribuite circa 200 funzioni essenziali, tra cui:

  • La Gluconeogenesi, ovvero la formazione del glucosio, indispensabile per l’alimentazione delle cellule del corpo umano.
  • Produzione di bile, utile ad emulsionare i grassi e facilitarne l’assorbimento da parte dell’intestino.
  • Sintetizzazione degli acidi grassi (sintesi di trigliceridi e colesterolo, energia per le cellule).
  • Distruzione dei globuli rossi non più in funzione, per ricavare emoglobina e ferro.
  • Produzione di fattori coagulanti come la Trombina.
  • Deposito di emergenza per la vitamina B12, ferro e rame.
  • Demolizione e cattura delle sostanze tossiche del nostro organismo come alcol etilico, urea e ammoniaca.
  • Intervento nel catabolismo delle proteine, eliminando gli amminoacidi in eccesso.

Ma cosa succede se questo organo si ammala?

Tutte le patologie epatiche possono recare gravi danni per la vita del paziente. Tra le più conosciute incontriamo:

  • Ittero: ritenzione dei sali biliari (ad esempio a causa di calcoli della colecisti) che si presenta con una colorazione giallastra della cute.
  • Steatosi epatica o fegato grasso: accumulo eccessivo di trigliceridi che a lungo andare possono portare alla cirrosi epatica, malattia cronica e degenerativa del fegato.
  • Epatite: malattia di origine virale ad alto rischio di contagio.

L’epatite

L’epatite è un’infiammazione del fegato che provoca dolore e gonfiore dell’organo: la causa più comune è rappresentata dall’infezione da parte di uno dei sei virus dell’epatite (A, B, C, D, E e G), che hanno in comune la capacità di compromettere più o meno gravemente la capacità di funzionamento dell’organo.

  • L’epatite A proviene dal virus HAV e solitamente ha un periodo di incubazione intorno alle 4 settimane, con una brusca comparsa di sintomi che assomigliano a quelli influenzali, come nausea, inappetenza, problemi intestinali, dolori al fianco destro. La trasmissione avviene per via oro – fecale, ovvero attraverso l’ingestione di cibi e bevande contaminati da acque reflui.
  • L’epatite B proviene dal virus HBV, uno dei più infettivi al mondo. I sintomi sono variegati e non sempre vengono manifestati dal paziente, come ittero, febbre, nausea, prurito, dolore al lato destro, urine scure.
  • L’epatite C proviene dal virus HCV, sicuramente meno infettivo ma molto resistente. La diffusione avviene soprattutto per via ematica. Nella sua forma acuta si presenta con un’infezione a breve termine, mentre nella sua forma cronica la malattia potrebbe persistere per tutta la vita. Tra i sintomi troviamo ittero, urine scure, febbre, dolori muscolari e dolori addominali.

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